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Tutto insabbiato: una sentenza di comodo in Vaticano

SENTENZA DEL TRIBUNALE DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO NEL PROCESSO PENALE A CARICO DELL’IMPUTATO GABRIELE PAOLO

Prot. N. 8/12 Reg. Gen. Pen.

Oggetto: Procedimento penale a carico di:
GABRIELE Paolo difeso dall’Avv. Cristiana Arru 
– imputato –

Il Tribunale

ha pronunciato la seguente sentenza:

Visti gli artt. 402, 403 n. 1 e 404 primo comma n.1 c.p.,

d i c h i a r a

l’imputato Paolo Gabriele colpevole del delitto previsto dall’art. 404 primo comma n.1 c.p., per aver egli operato, con abuso della fiducia derivante dalle relazioni di ufficio connesse alla sua prestazione d’opera, la sottrazione di cose che in ragione di tali relazioni erano lasciate od esposte alla fede dello stesso,

lo condanna pertanto alla pena di anni tre (3) di reclusione;

visto l’art. 26 della legge 21 giugno 1969, n. L,
considerate l’assenza di precedenti penali, le risultanze dello stato di servizio in epoca antecedente ai fatti contestati, il convincimento soggettivo – sia pure erroneo – indicato dall’imputato quale movente della sua condotta, nonché la dichiarazione circa la sopravvenuta consapevolezza di aver tradito la fiducia del Santo Padre,

diminuisce la pena ad anni uno (1) e mesi 6 (sei) di reclusione;
condanna il medesimo al rifacimento delle spese processuali.

F.to 
Giuseppe Dalla Torre, Presidente
Paolo Papanti-Pelletier
Venerando Marano
Raffaele Ottaviano, Cancelliere supplente

Città del Vaticano, 6 ottobre 2012


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