L’ apertura di Martini sulle coppie gay. «Qualcosa si muove»
MILANO – Le unioni civili: lo Stato potrebbe favorirle, anche quelle fra omosessuali. Il profilattico: in certe situazioni può costituire un male minore. E, in questo particolare momento, si può capire anche il Gay Pride. Pubblicate, ieri, le anticipazioni del libro-dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e il chirurgo senatore Ignazio Marino, le agenzie battono le reazioni entusiaste delle associazioni e della comunità Lgbt. «Spiraglio», «segno importante», «aperture al dialogo», e anche «richiamo alla politica». Le parole scelte dall’ ex arcivescovo di Milano nel libro ( Credere e conoscere , Einaudi, dal 27 marzo) sono subito rilanciate da Arcigay, Comitato del Pride nazionale, Equality Italia, Gay Center. «Non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi lo Stato potrebbe anche favorirli», così risponde il cardinale a Ignazio Marino. E queste sono parole che aprono al dialogo, secondo Fabrizio Marrazzo (Gay Center). E sono «un richiamo importante per i politici che si trincerano dietro le posizioni della Chiesa che non sono tutte uguali». Aurelio Mancuso, presidente di Equality, ribadisce che «le ripetute chiusure da parte della gerarchia vaticana rappresentano solo alcune delle posizioni in campo. Soprattutto tra il popolo di Dio, prevalgono accoglienza e ascolto». Certo, la Chiesa promuove la famiglia. «Ma non è giusto discriminare altri tipi di unione», è un altro dei passaggi apprezzati dalle comunità lesbica, gay, bisessuale e trans. «Anche nella Chiesa cattolica qualcosa si muove», sottolinea Franco Grillini, Idv. E per Imma Battaglia (DìGayProject) questo è «un segno importante per riprendere il dialogo con la Chiesa». «Il Paese reale ha detto un sì convinto ai diritti Lgbt, al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alle unioni civili. E un no netto a omofobia e transfobia – è il commento di Paolo Patanè, presidente di Arcigay -. Resta avvilente la farsa dei partiti, a destra e a sinistra». I partiti. Il senatore del Pdl Raffaele Lauro – sua la proposta di legge sul mutuo sostegno – parla di «giudizi coraggiosi e profondamente cristiani che fanno giustizia delle posizione omofobe e retrograde di molti bacchettoni della politica». E da Fli, Flavia Perina e Riccardo Lo Monaco rilanciano: «Subito un tavolo di confronto per una proposta di legge sulle unioni civili».
Federica Cavadini (“Corriere della sera ” del 24 marzo 2012)
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