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Sezione italiana del movimento internazionale “We Are Church” per la riforma della Chiesa cattolica

La Curia di Brescia scomunica un incontro organizzato a Brescia con don Franco Barbero su Vangelo e omosessualità

Incontro a Brescia il 22 aprile con don Franco Barbero organizzato da “Noi Siamo Chiesa” e “Coordinamento nuove famiglie” su omosessualità e Vangelo

Significativa la partecipazione all’incontro di Brescia del 22 aprile con don Franco Barbero
organizzato da Noi Siamo Chiesa con il “Coordinamento Nuove Famiglie, Uguali Diritti” su “Omosessualità e Vangelo – Benedizione delle coppie omosessuali”.Attente e partecipi le circa 150 persone che hanno accolto don Franco Barbero presso la Sala dell’Associazione ‘Colori & Sapori’.
Il saluto e il ringraziamento di Laura Mentasti per il Coordinamento NFUD ha preceduto un breve ma significativo momento di ricordo dei migranti che continuano a perdere la vita nel Mediterraneo, come conseguenza delle scellerate e indifferenti politiche di governi e della comunità internazionale, entrambi incapaci di affrontare in modo decisivo tale situazione.
Michelangelo Ventura (portavoce NSC Brescia) ha brevemente introdotto don Franco e i suoi scritti in tema di omosessualità, ‘annuncio’ della benedizione delle coppie omosessuali e più in generale sul tema di una ‘Chiesa altra’ che sappia tradurre prima il Vangelo e poi gli insegnamenti del Concilio Vaticano II in atteggiamenti e posizioni esplicite di vicinanza ai problemi delle persone in un quotidiano spesso faticoso.
La forza della testimonianza e la passione tipica di don Franco hanno coinvolto il folto pubblico presente attento alla sua storia, storia di ascolto, approfondimento, accompagnamento e tenerezza.
Il suo percorso di conversione verso chi soffre il disagio, il racconto dell’ incontro con le persone omosessuali e la sua gratitudine verso il mondo lgbt hanno sostanziato i suoi interventi ricchi di ‘incontri’, invito alla preghiera e ricordi di condivisione.
Don Fabio Corazzina, parroco bresciano che cammina con gli ultimi, ha assicurato un profondo, documentato intervento per chiarire, dal suo punto di vista, termini e concetti inerenti ai temi in dibattito con l’interesse rivolto alla centralità della persona.
Affettuoso intervento di Anne Zell, pastora Valdese e vecchia conoscenza di don Franco, che, tra l’altro, ha ripercorso il cammino della sua Comunità sui temi inerenti alla sessualità con uno spirito di attenzione e ricerca che don Franco, da sempre, ha incontrato in gran parte negli amici della Chiesa Valdese.
Un nutrito dibattito ha concluso la serata connotata da un clima disteso di dialogo e confronto senza la pretesa di custodire alcuna verità. La presenza di amici di diversa estrazione esperienziale anche nel mondo cattolico, pur con posizioni diverse, ha rappresentato un ulteriore motivo di soddisfazione per gli organizzatori.

Nota della Cancelleria in riferimento all’incontro del 21 aprile 2015 presso la Casa del popolo di Brescia

Con riferimento all’incontro svoltosi martedì 21 aprile 2015, presso la Casa del Popolo di Brescia, dal titolo “Omosessualità e Vangelo – Benedizione” delle coppie omosessuali, la Cancelleria, interpellata da alcuni fedeli in merito ad alcune ambiguità contenute nel volantino di presentazione dell’iniziativa, precisa quanto segue:

– il sig. Franco Barbero è attualmente un fedele dimesso dallo stato clericale e dispensato dagli obblighi sacerdotali da Sua Santità San Giovanni Paolo II, con decreto promulgato dalla Congregazione per la dottrina della fede il 25 gennaio 2003.

– Il vigente Benedizionale, promulgato dalla Cei nel 1992, nella seconda Sezione della Parte prima, prevede la benedizione della comunità familiare fondata sul sacramento del Matrimonio, e in particolare la benedizione dei coniugi, marito e moglie, e dei figli (cfr. nn. 469-529; 585-605).

– Il rev.do Fabio Corazzina, parroco della parrocchia di S. Maria in Silva in Brescia, ha partecipato a titolo del tutto personale a suddetto incontro, nell’esercizio della sua legittima libertà e assumendosi in merito ogni responsabilità, sia di cittadino che di presbitero.

23 aprile 2015


Pubblicato

Commenti

6 risposte a “La Curia di Brescia scomunica un incontro organizzato a Brescia con don Franco Barbero su Vangelo e omosessualità”

  1. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Dopo aver letto la nota della cancelleria non ho potuto non concedermi un profondo
    attimo di dolorosa riflessione tale è stato lo sconcerto e l’amarezza creata in me, e ritengo
    in tutti coloro che nel Cristo oltre alla fede –incrollabile–hanno ereditato –l’agire secondo
    coscienza nella totale libertà espressiva dello spirito, e della intelligenza, aldilà di ogni steccato,
    barriere, precetti, dogmi antichi quanto di recente acquisizione.Bene, di recedente mi sono
    permesso di far presente come l’epoca della inquisizione, dei processi alla intelligenza e alle
    scoperte umane culminata in processi e relative condanne:–anni di carcere, torture,e roghi–,
    ovviamente adeguata alle innegabili modificazioni avvenute nel corso dei secoli è presente
    nella società religiosa contemporanea. Ed è più viva e dirompente la dove si pratica
    quotidianamente con parole e atti concreti l’insegnamento di Gesù. Io credo che questi
    comportamenti Curiali siano mera espressione delle oggettive difficoltà di seguire il
    segno dei tempi Il neurosessismo non esiste afferma Giuliano D’Elena, le differenze di genere
    sono solo dentro di noi e dipendono dai pregiudizi culturali prodotti dall’ambiente in cui si
    è cresciuti.
    Un caro saluto

  2. Avatar stilo
    stilo

    io sto con la curia di brescia !

  3. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Ritengo che in uno stato di diritto pur con tutti i limiti e i danni provocati dai
    menestrelli-maggiordomi che l’anno gestito in questi ultimi due decenni sia
    diritto mi si perdoni il ripetitivo di ognuno di esprimere la propria oppinione in
    totale libertà ovviamente nel rispetto delle idee che possono apparire diverse,
    e che spesso oggettivamente lo sono. Tuttavia bisogna pur riconoscere che le
    reazioni manifestate sulla iniziativa organizzata a Brescia su vangelo e
    omosessualità rispecchi ampiamente quanto pur nei limiti di un commento
    fatto sul Web ho già scritto.I pregiudizi, di natura culturale e dogmatica che molti
    esprimono sono evidenti dimostrazioni spesso di latente fastidio, quanto di meschino
    calcolo interessato, come pure atavica concezione che la verità e le regole codificate
    nel nostro DNA celebrale siano indiscutibili certezze universali e incontrovertibili.
    Siamo cosi certi che sia cosi? Si chiede Turoldo in: o sensi miei:io voglio sapere-
    se esiste una forza liberatrice-:se almeno la chiesa non sia-la tomba di Dio
    -L’ultima sconfitta dell’uomo.E ancora: come l’angelo del sepolcro vuoto-
    con la veste bianca di neve del sole-a dire:-non cercate tra i morti colui che vive-!
    Terra di stranieri-l’uno all’altro-, case senza figli e padri :-ognuno è nessuno-
    sempre più nessuno-pur nella impossibilità di essere soli-.Perdona le chiese-,i preti-
    prima fra tutti-: dei filosofi non cancellare il nome dalla tua anagrafe.
    E ancora Turoldo:Più non abbiate conventi di pietra-perché il cuore non sia di sasso-
    E anche voi, uomini,non fate artigli delle vostre mani.
    Mi chiedo fino quando esisterà tra le creature umane queste lacerazioni e divisioni?
    quando saremmo in grado di capire l’altro in tutte la sua –diversità-unicità- e quindi
    straordinaria ricchezza?In un suo ultimo libro Margherita Hack tra le altre cose
    afferma:recentemente il papa ha accusato gli scienziati di essere avidi e arroganti
    e di volersi sostituire a Dio. Questa accusa di arroganza tradisce l’ingenua convinzione
    che si possano mettere degli argini alla corrente del pensiero indagatore, un mare di tante
    menti -di diversi Paesi, cultura e religione che dilaga in ogni ansa dove c’è qualcosa da
    scoprire. E allora perché non dovremmo indagare sulla vita e cercare di capirne i meccanismi
    più profondi come li ha consegnati se vogliamo Dio? Non dovremmo riflettere seriamente
    e sui versi–Profetici di padre David Maria Turoldo,come pure sulle riflessioni filosofiche di
    Margherita Hack?Mi chiedo scevro da qualsiasi intento polemico ma chi da diritto e autorità
    etico morale quanto teologica alla –casta– sacerdotale come la definiva Balducci; di censurare,
    giudicare, e spesso espellere? Dal vangelo di Marco:Entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un
    uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservarono per vedere se lo guariva in giorno di sabato
    per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita:–Mettiti nel mezzo!– Poi
    domando loro:–E’ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male salvare una vita o toglierla?–
    Ma essi tacevano. e guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza
    dei loro cuori, disse a quell’uomo:–Stendi la mano!– La stese e la sua mano fu risanata. E i
    farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
    Ancora Marco: Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio si mise a scacciare
    quelli che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei
    venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio.Ed
    insegnava loro dicendo: Non sta forse scritto: –la mia casa sarà chiamata casa di preghiera
    per tutte le genti?–Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!–L’udirono i sommi sacerdoti
    e gli scribi e cercarono di farlo morire Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo
    era ammirato dal suo insegnamento.quando venne la sera uscirono dalla città.
    E innegabile come Il Cristo sia nella sua essenza scomodo, quanto sconosciuto pericoloso
    e inviso a molta –casta-sacerdotale- che nel perpetrare potere materiale usa il spirituale.
    Rileva Zanotelli quanto fosse stata per un certo periodo –borghese-razionalistica-schizofrenica
    la sua lettura della Bibbia. Leggendo la Bibbia con i poveri del mondo ho capito che Dio è di parte.
    Dio è il Dio degli schiavi, degli oppressi,degli emarginati e di tutti i diversi. Come dargli torto?
    Invito tutti gli integerrimi teologi fedeli guardiani del dogma e del Dio punitivo a dire la loro.
    Sapranno trovare strumenti scientifici quanto etici e morali adatti a modificare un simile assioma?
    Ritornando alla –curia– di Brescia mi auguro sia l’ennesima e sperando ultima scelta –dolorosa–
    inanzi a realtà di vita affettive che appartengono a noi tutti, alla società in continua evoluzione.
    Riportiamo finalmente la omosessualità fuori da tutti i tabù liberiamola da tutte le miserie
    giudicative che per troppo tempo e lasciatemelo dire in modo sconcertatamene –ipocrita-
    gran parte del potere clericale la trattata.
    Mi auguro che i chierici –illuminati– come in parte stanno facendo sappiano dare corso
    a radicali cambi di paradigma interpretativo delle scritture dando alle donne il ruolo che
    le aspetta all’interno della Chiesa –il sacerdozio–e poter percorrere fino alle alte cariche
    –cardinalizie- almeno fino a quando finalmente non ci sarà più –necessità– di figure
    sacerdotali interposte tra Dio e Gesù e il suo popolo, che è tutta l’umanità. In questo nuovo
    paradigma rifondare profondamene la teologia –ufficiale– gran parte fondattiva dell’attuale
    casta sacerdotale prendendo l’essenza del pensiero filosofico e teologico di grandi maestri
    tutto incentrato sulla formazione di una nuova etica e morale che riguarda l’economia
    e la gestione delle risorse monetarie sia personali che collettive. Si chiede Chiavacci quando
    il cristiano che dispone di soldi e va in banca per investirli si pone una semplice domanda
    quando gli si prospettano guadagni notevoli anche 27-30% sul capitale investito tutto sia
    fatto rispondendo ai principi etici previsti dai vangeli? O come spesso accadde le somme investite
    in modo cosi lucroso, vanno a finanziare l’industria bellica oggi cosi fiorente anche nel nostro paese,
    o in operazione finanziarie che perpetuano e rafforzano la già delittuosa sperequazione sociale?
    Mi piacerebbe che su questi temi certo succintamente appena elencati vi fosse un dibattito
    tra coloro che se anche limitati di numero commentano sul sito di noi siamo chiesa
    Un caro saluto

  4. Avatar Lorenzo
    Lorenzo

    Nella CCAR non è cambiato nulla. l’attuale pontefice spesso è solo apparenza.

  5. Avatar don Eraldo

    Ad ogni buon fine allego il commento alla Nota della Cancelleria della Curia di Brescia ad essa trasmessa ed apparsa in http://www.guttacavat.it

    ” Con riferimento alla Nota di codesta Cancelleria a riguardo dell’incontro del 21 aprile 2015 presso la Casa del popolo di Brescia, invito la medesima a non nascondersi dietro la laconica interpellanza di alcuni indefiniti fedeli e a riguardo delle precisazioni mi permetto di rammentare che:
    – Il sig. Franco Barbero elevato allo stato laicale e dispensato dagli obblighi sacerdotali sempre rimane insignito del carattere sacerdotale. Il titolo di “don”, usato tra l’altro anche per altre persone non religiose, non invalida certo quanto la persona va proferendo né va inficiando le sue affermazioni che sempre si possono confrontare con altre in un pubblico dibattito;
    – L’ accezione del termine “benedizione” indubbiamente contempla anche quella prevista nel Benedizionale promulgato dalla CEI nel 1992, ma non solo;
    – Non c’è alcun bisogno di affermare che qualsiasi persona, fosse anche il parroco di S. Maria in Silva in Brescia, pone gesti e atti sotto la propria responsabilità di cittadino. In quanto presbitero è espressione anche di una Chiesa particolare che lo deve sostenere in qualsiasi sua iniziativa purché non contrapposta all’ ufficiale insegnamento di quella universale. Penso che la diocesi di Brescia possa essere fiera di avere sacerdoti che sanno affrontare in pubblico determinate questioni di attualità.”

  6. Avatar Vittorio da rios
    Vittorio da rios

    Con il 62,1 % dei voti, il popolo Irlandese tramite referendum ha
    approvato il matrimonio tra individui dello stesso sesso. Il premier
    Irlandese ha definito il risultato –una svolta storica– Solo qualche
    decennio fa era ritenuto –reato–Stiamo parlando della cattolicissima
    Irlanda, dove tra l’altro l’aborto è vietato salvo la vita della madre
    nella gestazione sia messa in pericolo.E adesso? Come reagirà quella
    parte del mondo cattolico-clericale tradizionale e Dogmatica?
    Opera del demonio e del maligno? O più semplicemente un limpido
    irreversibile messaggio del mutare dei tempi.
    Caro Don Barbero la tua umanità e cultura il tuo agire in Cristo con
    limpidezza e coraggio siano strumenti che aiutino la –curia– di Brescia
    e le molte altre curie a uscire dal ghetto in cui loro malgrado si ritrovano
    e sappiano cogliere il segno dei tempi. Guardare il mondo con occhi chiari e
    limpidi tolto finalmente il filtro dissolutore quanto creatore di tenebre del dogma.
    E nell’altro, nel fratello chi esso sia,da quale luogo provenga quale sia la
    sua tradizione religiosa e la sua condizione biologica vedere che l’altro è te stesso
    Non ha forse Il Cristo posto l’uomo al centro?Non gli ha insegnato ad agire
    e operare secondo coscienza? Non ha guarito l’uomo con la mano rinsecchita
    il sabato? Estremo atto di sfida e di denuncia del potere e del dogma?
    Il maestro ci aveva liberati di tutti i lacci della schiavitù. Ma poi nel corso
    dei secoli, L’uomo dogmaticus li ha rimessi e ne ha aggiunti molti altri.
    ma il peso di questo fardello non è più umanamente sopportabile.
    Un caro saluto.

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